#isabella vitiello
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mzradyer · 11 months ago
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mastermind girl x the future consigliere of the camorra
isabella vitiello and alessio falcone from sins of the fathers by cora reilly
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thenewbie28 · 10 months ago
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*Nevio falls down the stairs*
Aurora: I hope you're okay
Massimo: Stop falling down the stairs
Alessio: How'd the ground taste
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g00dgraces · 4 months ago
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isabella vitiello, born in the blood mafia chronicles aesthetic
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vicc000 · 5 months ago
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Completely utterly obsessed with a couple with no book of their own 😭😭😭 come on Cora, love you but write a bit faster!!!
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acruxgirl · 2 months ago
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𝐈𝐬𝐚𝐛𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐢𝐞𝐥𝐥𝐨 : "But I have been writing short stories pretty much all of my life. I never considered taking my writing seriously, but after the war broke out, I started writing novellas and novels, and it's what I want to do."
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thenewbie28 · 10 months ago
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Honestly have higher hopes for the sons of consigilieres or future consiglieres (Alessio, Massimo, Valerio 👀).
But for capos, Leonas> Amo>>>>>Nevio.
By frenzy I ruin is enough proof than Leonas Cavallaro was, is ,will be the best capo/ 2nd gen kid. 🥱 I rest my case now.
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lighthousepigeons · 2 years ago
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Matteo: *Walks in on Isabella and Nino playing chess*
Matteo: Interesting.
[Later]
Isabella: What do you want for dinner, dad?
Matteo, staring at the wall: Loyalty.
Isabella: Don't do this.
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veevitiello · 3 years ago
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Sins of the Fathers by Cora Reilly
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hiloedits · 2 years ago
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— alessioisa headers
like or reblog if you use/save.
© hiloedits on twitter.
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lagonnadisocrate · 4 years ago
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7 ottobre 2020
Al Dirigente Scolastico Al corpo docente Agli e alle studenti del Liceo Classico-Scientifico Statale “Socrate” Via Padre Reginaldo Giuliani, 15 – 00154 Roma (RM)
Siamo ex studenti del Liceo Socrate di Roma, e per questa ragione abbiamo sentito la necessità di riunirci a seguito degli eventi che recentemente hanno portato il liceo al centro di una bufera mediatica. Il nostro intento è quello di esprimere solidarietà agli e alle studenti del Socrate nella lotta contro il sessismo presente nella nostra società e, di conseguenza, anche nel contesto scolastico.
In primo luogo ci teniamo a condannare tanto l’accanimento dei media verso la docente protagonista della notizia quanto il sensazionalismo con cui l’evento è stato trattato. Tuttavia, riteniamo importante affrontare in maniera più articolata il complesso tema che l’evento scatenante ha messo in luce: la violenza di genere veicolata da una mentalità, più o meno consapevolmente, sessista.
Ricordiamo il Socrate come una scuola unica nel suo genere in virtù della sinergia tra corpo docente e studenti, e del caratteristico spirito critico di quest* ultim*. Ciononostante, ribadire che il Socrate abbia una vocazione progressista è insufficiente ad affrontare il problema evidenziato dagli e dalle studenti. Questa narrazione rischia di ignorare o delegittimare le esperienze negative che possono verificarsi in qualunque contesto. Nessun ambiente, infatti, è di per sé immune da pregiudizi e violenze.
La maggior parte di noi ha sviluppato la propria consapevolezza femminista e di genere oltre le mura del Socrate. Al liceo, non avevamo un’idea chiara di cosa fosse il femminismo, né tantomeno della sua importanza nella società contemporanea.
Anche per questo, alcune testimonianze di ex studenti che abbiamo raccolto in questi giorni sono state condivise solo oggi, portando alla luce episodi di bullismo, discriminazione di ragazze per comportamenti giudicati promiscui (slut-shaming), umiliazione del corpo e dell'aspetto fisico (body-shaming) e commenti offensivi sull'abbigliamento da parte di docenti e studenti. Al tempo, non abbiamo saputo riconoscere il contesto strutturale in cui si collocavano i singoli eventi. Questo ci differenzia dagli e dalle studenti attuali, che hanno invece saputo individuare un comportamento involontariamente sessista e reagire con consapevolezza.
Sosteniamo che la loro iniziativa vada incoraggiata anziché sminuita, prendendo atto del fatto che non si tratta di una dinamica nuova. La scuola ha un ruolo fondamentale nel determinare un esito positivo o negativo nel processo di scoperta ed espressione di sé tra i ragazzi e le ragazze, affinché possano scoprirsi ed amarsi per quello che sono.
Scriviamo questa lettera nella speranza di contribuire ad un importante dibattito che, a causa della crisi mediatica, è stato estinto prematuramente. Vorremmo cogliere questa occasione per proporre alcune riflessioni che riteniamo di valore:
- Se una persona prova disagio o impulsi sessuali davanti a parti del corpo scoperte, non può scaricare la colpa su chi le provoca tali reazioni, ma deve saperle controllare nel rispetto altrui e mettere in discussione la legittimità dei propri impulsi.
- L’ambiente scolastico deve far sì che gli e le studenti si sentano in grado di fare presente atteggiamenti discriminatori e offensivi con la consapevolezza che verranno presi seriamente in considerazione e tutelati come parte lesa, anche qualora si tratti di “micro-aggressioni”.
- Nessun comportamento all’interno dell’ambiente scolastico dovrebbe portare chi ne fa parte a sentire criticato il proprio corpo o il modo in cui esprime la propria identità.
- La critica di certe scelte di abbigliamento è spesso giustificata in riferimento al “decoro” o alla “sobrietà”. Tali termini sono tuttavia astratti, relativi e facilmente declinabili in forma coercitiva e discriminatoria. Crediamo che il presunto “decoro” non sia il vero problema, e riteniamo che venga usato come diversivo per evitare di mettere in discussione abitudini o modi di pensare più profondamente radicati. In assenza di un regolamento ufficiale a riguardo, ciò che è “decoroso” o meno non può essere deciso arbitrariamente.
- Intenzioni ed effetto prodotto non sempre coincidono: se un’affermazione viene fatta bonariamente o con fini protettivi ciò non le impedisce di trasmettere un messaggio discriminatorio o offensivo. Se questo viene fatto notare, è fondamentale ascoltare e dialogare con chi ritiene problematica l’affermazione in questione.
- Il benessere delle e degli studenti ed il rispetto verso la loro autodeterminazione ed identità dovrebbero risultare di primaria importanza a scuola.
Speriamo in una autoanalisi da parte del corpo docente ed un reale ascolto delle argomentazioni avanzate dagli e dalle studenti. Rimaniamo a loro disposizione qualora avessero bisogno di sostegno, senza voler interferire in una realtà di cui non facciamo più parte. Confidiamo che i nostri punti di vista siano ricevuti positivamente, sapendo che, come ex studenti, ci auguriamo il meglio per il futuro del Socrate.
Le ex allieve e gli ex allievi
Firme in ordine alfabetico (nome, cognome, anno di nascita):
Aggiungi la tua firma: https://forms.gle/EiNRtKVdgHnECKSf7
Arianna Aguirre, 1998 Beatrice Albè, 1995 Claudia Alfonsi, 1987 Alberto Anticoli, 1997 Andrea Arcese, 1995 Giovanni Ardizzone, 1997 Cecilia Ascenzi, 1993 Alessio Balletti, 1992 Alice Bardelli, 1997 Marta Baroni, 1989 Giulia Benedetti, 1996 Eva Bertelli, 1994 Linda Bettelli, 1997 Alessandra Bolletti, 1996 Andrea Bongiorno, 1993 Michela Boromei, 1996 Valerio Brandimarte, 1989 Luca Brigida, 1994 Corinna Calabrese, 1989 Federica Caliendo, 1990 Serena Cannavò, 1993 Dafne Capotondi, 1996 Giulia Castelli, 1993 Cecilia Catania, 1993 Chiara Cazzato, 1995 Daniela Cenni, 1994 Althea Ciminiello, 1985 Lorenzo Cioci, 1996 Sara Coccoli, 1999 Veronica Coia, 1995 Eleonora Colarieti, 1996 Lidia Conti, 1998 Marianna Coppo, 1990 Niccolò Costantini, 1995 Chiara Conte, 1991 Andrea D'Albero, 1997 Lavinia D'Angeli, 1990 Diletta Della Rasa, 1974 Chiara Dorbolò, 1988 Caterina D’Ubaldi, 1998 Elena De Pasqualis, 1994 Claudia Di Carlo, 1987 Matteo Di Carlo, 1993 Livia Di Gioia, 1988 Rebecca Donati, 1995 Giulia Drummond J., 1993 Serena Fagiani, 1992 Gianna Fanelli, 1997 Valeria Fanti, 1990 Gisella Fasone, 1991 Claudia Filippi, 1974 Alexandros Fokianos, 1996 Giulia Fontana, 1994 Elisa Formigani, 1998 Sara Fossatelli, 1995 Jacopo Franceschetti, 1994 Anna Fumagalli, 1998 Bianca Fumagalli, 1996 Elena Gargaglia, 1993 Camilla Giuliano, 1997 Francesca Gravagno, 1994 Gaia Graziotti, 1994 Carola Grechi, 1992 Flavia Grimaldi, 1991 Anna Haas, 1995 Francesca Haas, 1993 Claudia Lalli, 1999 Giulia Libianchi, 1992 Lorenzo Libianchi, 1995 Silvia Losardo, 1997 Livia Lozzi, 1989 Valeria Maestri, 1996 Alessandra Marsico, 1994 Renata Martinelli, 1997 Emanuela Masella, 1995 Marta Mastrobuono, 1990 Giulia Mattei, 1994 Martina Mazza, 1999 Marta Mastrobuono, 1990 Arianna Mele, 1991 Michela Meniconi, 1998 Mariam Migahed, 1994 Nilima Mittal, 1997 Federica Moccia, 1994 Martina Monaldi, 1989 Diana Musacchio, 1997 Ilaria Musci, 1996 Francesca Nardi, 1997 Elisa Nardini, 1988 Alice Nosiglia, 1996 Giulia Padolecchia, 1998 Thomas Palozzi, 1996 Giulia Panfili, 1989 Maria Cristina Parenti, 1996 Alessia Pasotto, 1998 Marianna Pasquali, 1994 Chiara Pastore, 1993 Bianca Paolucci, 1995 Giulia Perpignani, 1995 Valentina Perpignani, 1995 Elisa Pescitelli, 1993 Elisabetta Petrucci, 1997 Flavia Petrucci, 1994 Elena Pia, 1990 Andrea Pianalto, 1996 Valerio Picchi, 1987 Adriana Pistolese, 1996 Flavio Pistolese, 1993 Irene Proietto, 1996 Cecilia Rendina, 1995 Iacopo Ricci, 1990 Susanna Romanella, 1995 Gaia Romano, 1998 Gilda Romano, 1993 Greta Romano, 1996 Filippo Sabani, 1993 Benedetta Sabene, 1995 Silvia Saccone, 1995 Francesco Saracini, 1996 Vanessa Sauls, 1994 Maria Savi, 1994 Leonardo Scarton, 1997 Tiziano Scrocca, 1985 Camilla Schettino M., 1992 Giulia Sepe, 1991 Federico Serpe, 1995 Barbara Sideri, 1990 Flavia Sidoni, 1988 Iacopo Smeriglio, 1999 Valentina Spagnoli, 1987 Alice Straffi, 1995 Isabella Tabacchi, 1998 Giulia Tancredi, 1996 Lorenzo Trasarti, 1992 Elio Trevisan, 1995 Veronica Turchetti, 1986 Marta Vannelli, 1997 Francesca Vignali, 1993 Eugenia Vitello, 1995 Marco Vitiello, 1990 Giulia Zadra, 1996 Marco Zanne, 1988 Maria Cristina Zanne, 1995 Francesca Zanni, 1994 Linda Zennaro, 1995 Alessandra Zoia, 1990
Per chi non fosse al corrente dello svolgersi degli eventi citati in questa lettera: Niente minigonna a scuola, preside del liceo Socrate: “Ancora non ho ricevuto lettera studentesse” (18 settembre 2020): https://bit.ly/30ImnQW Roma, gli studenti del Socrate alla vicepreside che vieta la minigonna: "La scuola deve eliminare la cultura sessista" (18 settembre 2020): https://bit.ly/3iCReV6 Comunicato del Dirigente Scolastico del Socrate (data ignota) : https://bit.ly/3jSHaJ7 Integrazione al comunicato del Dirigente Scolastico (19 settembre) : https://bit.ly/3jFdleB «Niente minigonne a scuola? Io, vicepreside femminista, sono stata fraintesa» (20 settembre 2020) : https://bit.ly/2GOvtnL Minigonne al liceo Socrate, parlano i docenti: “Solo strumentalizzazioni” (21 settembre 2020): https://bit.ly/3llsO47
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foxpapa · 6 years ago
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Le migliori pizzerie d'Italia
Di seguito la classifica delle prime 50 pizzerie d'Italia: Primo posto parimerito- I Masanielli di Francesco Martucci, Caserta / Pepe in grani, Caiazzo (CE) 3- 50 Kalò, Napoli 4- Pizzeria Gino Sorbillo ai Tribunali (Premio Modello d’ispirazione) 5- I tigli, San Bonifacio (VR) 6- Francesco&Salvatore Salvo, Napoli (Pizza dell’anno: la Cosacca) 7- Pizzaria La Notizia 94, Napoli 8- Seu Pizza Illuminati, Roma (Pizza Vegana dell’anno) (Premio pizzaiolo dell’anno) 9- Casa Vitiello, Tuoro (CE) 10- La Gatta Mangiona, Roma 11- Pizzaria La Notizia 53, Napoli 12- Renato Bosco pizzeria, San Martino Buon Albergo (VR) 13- Starita a Materdei, Napoli 14- Berberè, Castel Maggiore (BO) (Migliore carta dei vini) 15- Da Zero, Milano 16- Francesco&Salvatore Salvo, San Giorgio a Cremano (NA) 17- Cocciuto, Milano (Premio performance dell’anno. new entry più alta) 18- La Masardona, Napoli 19- Patrick Ricci, Terra, grani, esplorazioni, San Mauro Torinese (TO) 20- Pignalosa Pizzeria, Salerno 21- 10 Diego Vitagliano, Bagnoli (NA) (Premio miglior proposta Gluten FREE) 22- Pizzeria Apogeo, Pietrasanta (LU) 23- ‘O scugnizzo, Arezzo (Migliore Carta delle birre) 24- In Fucina, Roma 25- Da Attilio, Napoli 26- O’ Fiore mio, Faenza (Migliore carta degli Oli) 27- Carlo Sammarco pizzeria 2.0, Frattamaggiore (Premio frittatina dell’anno) 28- Tonda, Roma 29- Da Lioniello, Succivo (CE) (Premio novità dell’anno) 30- Pizzeria da Ezio Alano di Piave (BL) (Premio innovazione e sostenibilità) 31- Piccola Piedigrotta, Reggio Emilia 32- Dry, Milano 33- I Masanielli di Sasà Martucci- Caserta 34- Grigoris, Mestre 35- Officine del cibo, Sarzana (SP) 36- Fandango Racconti di grano, Scalera (PZ) 37- Enosteria Lipen, Triuggie (MB) 38- Giangi Pizzeria Gourmet, Arielli (CH) 39- Frumento, Acireale 40- Framento, Cagliari 41- La Braciera, Palermo 42- Marghe, Milano 43- Osteria di Birra del borgo, Roma 44- Osteria Pizzeria Per Bacco, La Morra (CN) 45- 400gradi, Lecce 46- Pupillo Pura Pizza, Priverno (Premio Identità Territoriale) 47- Lievito Madre al Duomo, Milano 48 - Isabella De Cham Pizza Fritta, Napoli 49- Pizzeria Mamma Rosa, Ortezzano Marche 50- Sbanco (Miglior Fritto), Roma
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thenewbie28 · 10 months ago
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After reading that Nino and Carlotta were drawing on the walls together, I am daydreaming about Nino and Isabella playing chess in the Falcone mansion.
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vicc000 · 9 months ago
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thenewbie28 · 10 months ago
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Alessio said, while smooching around with daughter of Famiglia Consigiliere.
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thenewbie28 · 9 months ago
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vicc000 · 1 month ago
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Isabella breadcrumbs in Sin & Redemption by Cora Reilly. Loved everything she said, one of the highlights of the book!
-Isa and I were cousins and liked each other, but we were different. She was three years younger than me, so we'd never hung out together. She, Flavio, and Valerio had always been inseparable, and I didn't want to meddle with their bond. Isa had been kidnapped three months ago. She'd never talked to me about the incident, and I had never dared to ask. Maybe it was time to change that.
- They were upping my protection. I'd seen Marcella and Isabella lose many freedoms after they became victims of our world.
My cousin Isa was indeed behind the reception desk, but she was immersed in a book propped up against the computer screen. "Your vigilance is lacking," Matteo said to Isa as he approached her and pressed a kiss to her temple. She made a face.
"Oh please, guards are everywhere." Her eyes moved past her father to me. She didn't smile, for which I was oddly grateful. I didn't really feel like pretend smiling either. Her glasses were propped up on top of her head, hugging the messy bun in which her maroon hair was put up. She reminded me a lot of my aunt Gianna.
- "I live off caffeine. I'm trying to channel my inner Stephen King without resorting to taking heroin or booze." She prepared an espresso.
- Her own kidnapping had been three months ago after Amo's wed-ding. From what I knew, neither she nor her mother had been hurt seriously during the incident, but I still noticed changes in Isa whenever I saw her. She was even more serious and withdrawn than before, always immersed in a book or scribbling on a notepad.
- She headed over to me with her espresso cup and a bottle of water. I realized she wasn't wearing shoes, only oversized wool socks she'd pulled up to her knees. One was pink, the other purple, and the only dash of color in her otherwise black outfit of leggings, pinafore dress, and turtleneck shirt.
Isa made a shocked face. "Dis-turbing but genius.
And if you don't like disturbing books, you shouldn't read mine."
- "I'm mostly working on short stories and novellas, but I'm also working on a book, yes."
- "My writing has become more jaded and darker.
It's also gotten better. I read somewhere that great writers are born from trauma. Not sure it's true, but writing has definitely become an outlet."
- "You can't change people. Some of them will always talk shit. They like to gossip. You are a survivor, so don't mind these idiots. Karma will pay them back."
- Isa shrugged. "It's still there, mainly at night or when I get startled by a noise, but it's better. I'm glad there's war, so I won't have to see any Falcones anytime soon." She gri-maced. "That part will be harder for you."
- "That's some serious sexism there, Dad," Isa said, crossing her arms. "Men can be victims of sexual abuse too. "I'm sure it can be the case, Isa,"Matteo said in a voice that suggested he wasn't convinced.
- Mom and I picked up Isabella at their apartment building in the early after-noon. Isabella gave me a brief smile before she climbed into the back seat. It had seemed honest.
- I picked up my phone and called Isa. She picked up after the second ring. We had never been super close, not like good friends. We had been too different, but since my capture Isa and I had begun spending more time with each other. Even if our experiences weren't quite the same, she too had experienced trauma through captivity. I admired the way she handled it: with her usual dose of sarcasm and stubbornness.
- Isa wasn't promised, and she'd never shown any obvious interest in anyone. For a while, l'd been convinced that she was into girls, but she insisted that wasn't the case. She was always very close-lipped when the topic came up.
- "And people call me dramatic," Isa said with a smile as she entered our apartment. "But I would never give birth in a forest."
- Isa bent over Ambra and strokedher dark hair with a finger. "She's really cute. Almost makes me want to have one of my own." At my shocked expression, she added, "One day in the distant future."
"Is there someone who might become the father?" | asked, Isa let out a sarcastic laugh. "Not even close.
Maybe I'll just rock the single mom gig. I'll use a sperm donor, so Dad won't have reason to kill anyone." "That would give you the primespot in the rumor mill."
"It's what people expect from me, considering who's my mom. So why should I disappoint them?"
"Is there someone who might become the father?" I asked, Isa let out a sarcastic laugh. "Not even close.
- Isa had more freedom than many mafia girls of her sta-tus, but since her kidnapping, her dad, Matteo, had definitely upped her protection a lot. I didn't want to cause her trouble.
- She blew out a breath. "Happiness is overrated."
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